Rete sostenibilità e salute

Epatite C. Il diritto alla cura

Da: saluteinternazionale.info Petizione per consentire a tutti i pazienti di accedere a terapie efficaci, a carico del servizio sanitario nazionale. Produrre i farmaci anti-epatite C sotto forma di generici, a un prezzo ragionevole e...

Un referendum per la Cavallerizza

Vi invitiamo a andare in Cavallerizza per firmare per un referendum per far tornare la proprietà della Cavallerizza al Comune: · Venerdì –sabato – domenica ore 16:00 – 21:30 · Lunedì – giovedì ore 18:00 – 21:30 in Cavallerizza, Via … Continue reading

Roma, 12 maggio 2016

La foto dell’incontro della rete italiana del progetto “Fare di più non significa fare meglio- Choosing Wisely Italy” con Wendy Levinson (Choosing Wisely Canada e International), Daniel Wolfson (Abim Foundation e Choosing Wisely USA), Dominic Lorusso (Consumers Report) e Wilco Peul (Choosing Wisely Netherland), del 10 maggio presso il Centro di formazione dell’area radiologica di via del Cardello a Roma.

 

Malati per forza


Recensione di M.Bobbio su “Malati per forza. Gli anziani fragili e gli eventi avversi neurologici da farmaci.” di Ferdinando Schiavo. Maggioli editore.

Trentacinque storie di pazienti, soprattutto anziani e fragili, mal ascoltati, mal curati e mal seguiti sono le occasioni per introdurre argomenti di neurologia, focalizzati sui parkinsonismi, sulle vertigini, sulle amnesie, sulle epilessie spesso provocate da medicine prescritte in modo incongruo o cronico.

Secondo il dottor Ferdinando Schiavo, “onesto artigiano della neurologia e  della neurologia dei vecchi” come ama definirsi, la medicina della fretta non è in grado di affrontare la complessità degli anziani, perché non sa trovare un’armonia tra la componente scientifica e quella relazionale. Sia i medici, sia le persone comuni sono impreparati ad affrontare la vecchiaia, non trovano il tempo per osservare, per aspettare lo svolgere del ritmo naturale delle malattie e pretendono che le cure risolvano rapidamente ogni problema. Per questo il dottor Schiavo ha visto con favore la nascita di Slow Medicine e la crescita del progetto “Fare di più non significa fare meglio”, che hanno posto al centro del loro progetto la relazione medico/paziente e la necessità di evitare trattamenti e test inutili e spesso dannosi.

Quante sofferenze e accertamenti potrebbero essere evitati, se si prestasse attenzione ai sintomi e alle note interazioni dei farmaci trascurate da chi prescrive; spesso si preferisce aggiungere un farmaco per antagonizzare gli effetti indesiderati del precedente, piuttosto che riflettere sulla reale necessità del primo.

Un ricco ventaglio di eccessive sofferenze imposte ai pazienti che richiama l’urgenza di tornare  a una medicina sobria, rispettosa e giusta.